Ecco i 4 malware che fanno più danni in Italia
- by Redazione Software
- 29 apr 2019
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Gootkit, Zeus-Panda, Ursnif, SLoad e Ave_Maria non sono i nomi di cinque super eroi, ma di altrettanti pericolosi virus che secondo gli esperti di sicurezza di Yoroi stanno flagellando il Belpaese. Natura e obiettivi sono differenti, ma la finalità criminosa è il comune denominatore, insieme al metodo di diffusione: tutte queste minacce arrivano sui PC via mail. Spesso gli antivirus non sono in grado di identificarli e bloccarli, quindi il consiglio è di prestare la massima attenzione agli allegati che si ricevono. Meglio non aprire file inaspettati, o provenienti da mittenti sconosciuti.
Gootkit è un trojan, ossia il virus che si installa nel computer e permette agli hacker di prenderne il controllo svolgendo potenzialmente qualsiasi tipo di operazione da remoto. È in circolazione da tempo e ha imperversato nel 2018. Viene recapitato al mittente tramite mail (spesso e volentieri PEC) indirizzate quasi sempre a organizzazioni e pubblica amministrazione. Come riporta Yoroi, i messaggi di posta simulano risposte a richieste di preventivo, invitandoli in seguito allo scaricamento di ulteriori file attraverso appositi link inseriti nel corpo della comunicazione. I file scaricati a seguito dell’apertura del link contengono vari documenti innocui inseriti dall’attaccante per deviare eventuali sospetti da parte degli utenti. Tuttavia, uno dei file contenuti negli archivi compressi è uno script eseguibile in grado di scaricare e installare un impianto malware della famiglia Gootkit, che intercetta le comunicazioni effettuate dal PC infetto.
L’altra minaccia è costituita da Zeus/Panda, che tanto per cambiare arriva nel PC tramite messaggi di posta elettronica. S’impossessa delle credenziali bancarie, in particolare quelle per accedere ai portali di home banking di Intesa San Paolo, BNL, BancoPosta e una lunga serie d’istituti elencati a questa pagina. In genere il contagio avviene tramite file di Word o Excel allegati. Anche qui, la migliore difesa è la massima attenzione nell’apertura degli allegati.
La minaccia maggiore del momento tuttavia è Ursnif, un malware noto anche come Gozi ISFB. Anche se il nome sembra innocuo è una pericolosa variante di un malware che circola dal 2014 e che si è evoluto nel tempo assumendo nuovi “poteri”. Ora, oltre a rubare le credenziali bancarie, è anche in grado di raccogliere sequenze di tasti, schermate, webmail, e altro. Un campione individuato nel 2019 vanta tecniche di mascheramento molto evolute, che ne rendono molto difficile l’individuazione.
Fonte: IlFattoQuotidiano.it